Documentario Messico – Colombia: narcos e mafie contro la popolazione

Segnalo questo video-documentario molto interessante e aggiornato in spagnolo sul caso comparato Messico – Colombia. I temi sono il narcotraffico, il fenomeno dei paramilitari e dei “falsi positivi” (i morti che le autorità statali, la polizia e l’esercito presentano ufficialmente come pericolosi integranti di un cartello del narcotraffico – o anche guerriglieri nel caso colombiano – mentre in realtà si tratta di cittadini comuni), i desaparecidos e la violenza della guerra contro i narcos con le relative reazioni della società civile. Tra queste si considera la più importante, il Movimento per la Pace con Giustizia e Dignità, nato in Messico nell’aprile 2011 per reagire alla emergenza nazionale messicana e dare voce alle vittime invisibili della strategia militare, adottata contro le mafie dal Presidente Felipe Calderón, che ha provocato 50mila morti e oltre 16mila desaparecidos in 5 anni. A questo link segnalo l’intervista completa con il portavoce e leader del movimento, il poeta messicano Javier Sicilia, e un articolo sulle lotte di questi ultimi mesi. La comparazione con il caso Colombiano a partire dagli anni ottanta fino ad oggi evidenzia differenze e similitudini di due situazioni estreme vissute dai popoli di questi due paesi latino americani.

¡¡ Estamos hasta la madre !! Es una expresión mexicana de desesperación y angustia, ahora emblema del Movimiento por la Paz la Justicia y la Dignidad (MPJD) por la necesidad de decir NO MAS al narcotráfico y su violencia, es un grito de plegaria de los mexicanos para parar la corrupción, los nexos de los políticos con los capos de los carteles y la cooptación del Estado por este fenómeno. Destrucción social, alrededor de 24 delitos asociados el negocio de los estupefacientes, entre otras, son las consecuencias que deja y ha dejado el negocio del narcotráfico en México y Colombia. Contravia a través de un análisis del caso Colombia – México pone en perspectiva este fenómeno, entrevistando a el economista Luis Jorge Garay, el analista político Jairo libreros y Pietro Ameglio del MPJD.

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