Quella automobilistica è da tempo una delle industrie trainanti dell’economia messicana. Basso costo della manodopera e vicinanza geografica agli Stati Uniti hanno creato fin dai primi anni del Novecento i presupposti ideali affinché i giganti delle quattro ruote delocalizzassero i loro impianti di produzione al di sotto di Rio Bravo. Ford, General Motors e Chrysler hanno di fatto contribuito all’imporsi di un modello di sviluppo totalmente dipendente dai capitali esteri. Fiat non fa eccezione.
L’attuale FCA possiede in Messico diversi stabilimenti dove una migliaia di operai lavorano spesso in condizioni di sfruttamento e privi delle più elementari garanzie sindacali.
Marco Dalla Stella (collaboratore del blog lamericalatina.net) ne parla assieme al sociologo e dottorando dell’Università Nazionale Autonoma del Messico Paolo Marinaro, in collegamento da Los Angeles.
Qui il PODCAST