Gas e petrolio minacciano le comunità mapuche in Argentina

Mabel, della comunità mapuche Campo Maripe, di fronte a una delle torri di fracking dell’impresa Pluspetrol, territorio ancestrale Loma la Campana, 2020 (Andrea A. Gálvez)

Di Andrea A. Gálvez da Altreconomia

Norma Romero lavora da 25 anni all’ospedale Cutral Có y Plaza Huincul, una delle prime cittadine di Vaca Muerta che sono state assorbite dall’economia del petrolio. Ci racconta che l’aumento delle malattie e delle allergie è palpabile tra i ricoverati. Nel 2017 le statistiche del ministero della Salute mostravano che nella regione di Vaca Muerta la principale causa di morte era il cancro, il tasso più alto di tutto il Paese. Sono comuni anche le malattie ossee, cutanee, delle vie respiratorie, le allergie, gli aborti spontanei e i disturbi gastrointestinali. Norma spiega che le cause sono l’inquinamento dell’aria, della terra e soprattutto dell’acqua. “Non si trovano dati ufficiali sulle malattie nella zona petrolifera ma la popolazione ne è cosciente”, conclude. Ad Añelo, a una manciata di chilometri dal bacino idrico di Mari Menuco, da dove viene pompata l’acqua che raggiunge i rubinetti della regione di Vaca Muerta, da anni avvengono proteste e manifestazioni per denunciare la situazione.

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