A Montevideo poche ore fa (alba di lunedì in Italia) a 88 anni d’età s’è spento il poeta uruguaiano Mario Benedetti, uno dei più grandi della storia della letteratura latinoamericana.
Riporto una delle sue poesie tra le mie preferite (difficile davvero scegliere tra tante) che vorrei condividere.
HAGAMOS UN TRATO
Compañera
usted sabe
puede contar
conmigo
no hasta dos
o hasta diez
sino contar
conmigo
si alguna vez
advierte
que la miro a los ojos
y una veta de amor
reconoce en los míos
no alerte sus fusiles
ni piense qué delirio
a pesar de la veta
o tal vez porque existe
usted puede contar
conmigo
si otras veces
me encuentra
huraño sin motivo
no piense qué flojera
igual puede contar
conmigo
pero hagamos un trato
yo quisiera contar
con usted
es tan lindo
saber que usted existe
uno se siente vivo
y cuando digo esto
quiero decir contar
aunque sea hasta dos
aunque sea hasta cinco
no ya para que acuda
presurosa en mi auxilio
sino para saber
a ciencia cierta
que usted sabe que puede
contar conmigo.
[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=YZ2zL3fM0ck&feature=related]
FACCIAMO UN PATTO
Compagna
tu
sai
che puoi contare su di me
non fino a due né fino a dieci
ma contare su di me.
Se a volte
sentirai
che ti guardo negli occhi,
e una vena d’amore
riconosci nei miei,
non impugnare fucili
non pensar che
deliro.
Malgrado la vena
o magari perché esiste,
puoi contare
su di me.
Se altre volte
mi trovi
oscuro senza motivo,
non pensare che sono giù
puoi contare lo stesso su di me.
Ma facciamo un patto:
Io vorrei contare su di te.
E’ così bello
Sapere che tu esisti-,
Uno si sente vivo.
E quando dico questo
voglio dire contare
anche fino a due
anche sino a cinque.
Non perché tu corra
premurosa in mio aiuto,
ma per sapere
con certezza
che sai che puoi
contare su di me.
Da: http://spizzichi.blogspot.com/2009/05/hagamos-un-tratomario-benedetti.html
Per i dettagli ecco un paio di articoli in spagnolo:
http://www.leonoticias.com/frontend/leonoticias/Luto-Por-La-Muerte-De-Mario-Benedetti-vn30466-vst240
http://www.lavanguardia.es/cultura/noticias/20090518/53705415728/escritores-lloran-la-muerte-de-mario-benedetti-uruguay-madrid-jose-saramago-montevideo-congreso-sara.html
Amo la poesia di Mario Benedetti, perchè dolce e incisiva. La notizia della sua morte è stato un dolore immenso.
Nell’ultima produzione teatrale della Comuna Baires di Milano, MEMORIE DI UN VECCHIO MAIALE di Renzo Casali, nello spettacolo ci sono due sue poesie: “Te quiero” e “El olvido”. La prossima presentazione dello spettacolo sarà sabato 6 giugno. Vorrei invitare tutti per fare un omaggio al caro poeta Mario Benedetti.
Fattemi sapere,
Myrna Gil
myrnag@tin.it
Grazie Myrna, io saro’ in Messico pero’ invito tutti a condividere il tuo post e lo spettacolo, ciao, Fabrizio
Invito tutti i lettori a cercare e leggere NO TE RINDAS (non ti arrendere) il più bel inno alla vita e alla speranza di Mario Benedetti.
Roberto
Sono un amante della poesia di Benedetti. questa mia la dedico a lui ,come figlio a a un maestro di vita. La scrissi per mia madre.
Anima
Quest’anima dov’è ?
Chi la cerca nel fondo di un bicchiere,
o al di là degli orizzonti
dove nessun sguardo può vedere
nemmeno quello dei potenti.
Eppure , qualche volta,la puoi incontrare,
non è facile , perché è lieve,
e spesso, non sempre,è trasparente,
un soffio…una carezza…e vola via.
Più facile scoprirla
passeggera, dentro uno sguardo carico d’amore,
o assopita, posata su di un sogno,
che veglia il sonno d’un bambino,
Quest’anima cos’è ?
Può darsi sia soltanto il desiderio
di volare,
staccarsi dalla terra, o navigare
senz’onde e senza vento
cullati sulle ali dei pensieri,
rubando spazi all’infinito
senza domani e senza ieri,
o dimenticare il fiume
preciso e attento,
che scorre inesorabile, in silenzio,
verso una meta apparente
priva di senso,
giostra effimera, condanna infinita,
che chiamano vita.
Quest’anima la sento,
ogni giorno più vicina, tuttavia,
invisibile e presente,
come il destino, alberga la mia vita.
La sfioro appena e a volte
mi sembra di toccarla con le dita,
ma sfugge d’improvviso,
poi ricompare
sospesa,in altra dimensione,
pare che aspetti l’attimo,
salire sopra un’onda,
per poi discendere ancora,
una volta ancora,
in questa giostra che
ormai da tempo mi circonda.
E’ forte e fragile quest’anima,
come una foglia
resiste agli uragani,
ma una volta a terra
basta un ’alito di vento
a farla tremolare,
il soffio di una frase, brezza sgradita,
e si dissolve, sparisce,
\và a posarsi
sopra un’altra vita.
Quest’anima,
la mia,
a volte mi abbandona,
lascia che le tempeste
scatenino energie,
ma poi ritorna
la sento di nuovo, accanto,
fedele come prima,
presente e lieve.
Col tempo le somiglio,
se chiudo gli occhi
e immagino la faccia che può avere
ne vedo solo una,
quella sua.
(dedicata a Cosetta, mia madre)
ALMA
¿Esta alma dónde está?
Quien la búsca en el fondo de un vaso,
o más allá de los horizontes
dónde ningúna mirada puede ver
tampoco aquella de los potentes.
Sin embargo, a veces,
puedes encontrarla,
no es fácil, porque es leve,
y a menudo, no siempre,
es transparente,
un soplo…una acaricia..
y vuela fuera.
Más fácil descubrirla
pasajera,
dentro de una mirada cargada de amor,
o adormecida, posada sobre de un sueño..
qué vela el descanso de un niño.
¿Esta alma que cosa es?
Puede darse sea solamente el deseo
de volar, apartarse de la tierra,
o navegar, sin donde y sin viento,
mecidos sobre las alas de los pensamientos,
robando espacios al infinito,
sin mañana y sin ayer,
y olvidar el río, preciso y atento,
qué corre inexorable,
en silencio,
hacia una meta aparente,
falta de sentido, tiovivo efímero,
condena infinita, qué llaman vida.
Esta alma la siento,
cada día más cercana, sin embargo,
invisible y presente,
como la suerte, alojada en mi vida.
La rozo en cuanto y a veces
me parece de tocarla con los dedos,
pero evita de improviso,
luego reaparece,
suspendida en otra dimensión,
parece que esperas el instante,
subir sobre una ola,
por luego todavía descender,
una vez todavía,
en este tiovivo que
ya desde hace tiempo me circunda.
Es fuerte y frágil esta alma,
como una hoja
resiste a los huracanes,
pero una vez a tierra
basta ya un alito de viento
a hacerla temblar,
el soplo de una frase,
brisa desagradable,
y se disuelve, desaparece,
và a posarse sobre otra vida.
Esta alma, la mía,
a veces me abandona,
deja que las tempestades
azucen energías,
pero luego vuelve
la siento de nuevo, cerca,
fiel, como antes, presente y leve.
Con el tiempo me asemeja,
si cierro los ojos
e imagino la cara que
puede tener,
sólo una ne veo,
aquella suya.