Foto di Dardo Neubauer e Caterina Morbiato
La sera del 16 maggio diverse centinaia di persone si sono riunite per ripudiare il vile assassinio di Javier Valdez e le tante morti di giornalisti che in Messico non fanno che crescere anno dopo anno. Valdez, tra i piú noti giornalisti messicani, per anni ha raccontato con serietá e dedizione il fenomeno del narcotraffico messicano e le sue interconnessioni con lo Stato. Il suo assassinio si è consumato nello stato del Sinaloa, sede dell’omonimo cartello criminale, tra i più forti al mondo, e che fu governato da “El Chapo” Gùzman. Di tutto questo ci ha parlato due giorni fa Fabrizio Lorusso in questo post.
Nella stessa giornata in cui é stato assassinato Javier Valdez sono stati uccisi -questa volta nello stato di Jalisco- Sonia Cordova, direttrice commerciale de “El Costeño de Autlán Jalisco” e suo figlio Jonathan Rodriguez Cordova, giornalista dello stesso settimanale.
L’escalation di giornalisti ammazzati in Messico è sempre più preoccupante e l’impunità è praticamente assoluta, per questo l’altro ieri in varie città la gente è scesa in piazza per protestare contro quel sistema di complicitá tra narcotraffico e Stato che, fin dai tempi del massacro di Ayotzinapa, viene chiamato “narco-Stato” o “narco-governo”.
La manifestazione serale di Città del Messico è avvenuta di fronte alla Secretaría de Gobernación, nella centrale Avenida Bucareli [di Perez Gallo]
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Foto di Dardo Neubauer
Foto di Caterina Morbiato