Le origini dell'immagine della Santa Muerte in Italia (?)

Ossario 4

Questa prima immagine, scattata all’ossario San Gervasio di Teglio, in Valtellina, risale al secolo XVII ed è affascinante e inquietante, ma non ricorda molto l’iconografia della Santa Muerte, la signora con le fattezze della morte rispettata da centinaia di migliaia di messicani e associata, spesso erroneamente, al mondo del narcotraffico. Leggi anche la versione 2011 di questo POST QUI

 

 

 

Ossario 1

Quest’altra foto, tratta dallo stesso ossario nei pressi del cimitero di Teglio,  rappresenta invece la morte come una donna dai capelli lunghi e con la falce, avvicinandosi sicuramente di più alla fisionomia della Flaquita, Santissima Muerte. E’ stato infatti ipotizzato che le origini dell’immagine della Niña Bonita risalgano a quelle medievali della morte tanto diffuse in Italia e, da lì, anche in Spagna e in America Latina.

Ossario 2

“I resti qui riposti hanno la grazia” recita l’iscrizione all’entrata dell’edificio che assomiglia a una piccola chiesa composta da due cappelle affrescate con immagini piuttosto sanguinolente di Santi e redentori sofferenti. A questi link si trovano delle foto degli anni 70 scattate alle ossa conservate nei loculi dell’ossario:

http://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/schede/IMM-LOM60-0001522/
http://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/schede/IMM-LOM60-0001491/
A questo link ci sono invece le foto e le descrizioni di alcuni itinerari “del terrore” da seguire in questa splendida località montana (ove passo le vacanze da almeno 25 anni). In tutti questi anni di frequentazione dei sentieri e i viottoli tellini non avevo mai realizzato quanto d’accattivante vi si potesse trovare dal punto di vista della “paura” e della desolazione che a volte rilassa e a volte, invece, può anche spaventare.
http://www.webalice.it/massimodeicas/pauretelline/index.htm
Un’altra immagine di un ossario (ve ne sono parecchi in Valtellina, terra di vini, vallate, bresaola e, tristemente, anche di suicidi):
http://scuole.provincia.so.it/IstitutoTeglio/Edicole/ligon1.htm
Un po’ di storia locale senza dietrologie:
http://www.valtellina.it/info/3369/teglio_teglio.html

Santa muerte su giacca chamarra

Infine una fotografia della parte posteriore di una giacca in pelle di un devoto della Santa Muerte a Tepito,Città del Messico.

4 Comments

  1. ciao,
    questo escursus tegliese mi ricorda molte cose: anch’io sono trent’anni (su trenta) che vado in ferie da quelle parti, per essere esatti in val camonica, a corteno.
    ho notato disegni e cancellate (oltre che storie di strie in abbondanza) che raffigurano morte, danze macabrae, e ossari.
    Per la precisione, andando su verso il passo dell’aprica puoi trovare santa chiara, e una volta arrivato e passato il passo hai l’imbarazzo della scelta: il meglio conservato è una danza macabra in un piccolo cimitero di frazione.
    Anche io ho la sensazione che in quelle terre ci sia un filo rosso che collega le varie opere.
    credi che sia possibile tirarne una sorta di mappatura?
    Magari in due ci si capisce qualcosa di più!
    ciao
    lorenzo

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  2. Ciao Lorenzo, beh, é senza dubbio interessante anche perché quelle zone, salvo d’estate che e’ quando ci vado io, sono abbastanza oscure, fredde e quasi abbandonate direi. Infatti moltissimi sono i suicidi che si commettono e aleggia una certa latente vdepressione nel mondo contadino e nei giovani, chissa’ com’era secoli fa? Forse non troppo diverso…Poi ci sono ossari e cimiteri ovunque e nelle chiese immagini quantomeno strane…magari facciamo una lista dei posti che conosciamo e cerchiamo su internet e l’itinerario si costruisce meglio!

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  3. ciao,
    purtroppo la mia ignoranza non mi ha permesso di trovare questa risposta in tempi decenti, cosa di cui, ovvimaente, mi scuso…
    Quindi, riprendendo il discorso, direi che si, si può fare una mappatura, e andare a verificare i siti d’estate (dove è più facile che ci sia anch’io, anche se capito in altri momenti ben più solitari dell’anno…).
    Ti girerei i posti che conosco: lo faccio qui?
    ciao
    lorenzo

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