Presentazione Libro #MessicoInvisibile a #Napoli #NarcoGuerra @ExOpgJesopazzo @Ed_Arcoiris

Evento Messico Invisibile e Narcoguerra Je So Pazzo Napoli

Giovedì 7 Luglio | ore 19:30
Ex OPG Occupato – Je so’ pazzo

STRAGI SILENZIOSE DELLA NARCOGUERRA
Hispánitart Associazione Culturale & Ex OPG Occupato – Je so’ pazzo
presentano

“MESSICO INVISIBILE”
Voci e pensieri dall’Ombelico della luna
con
Fabrizio Lorusso (autore)
Alessandra Riccio(relatrice)

—LINK EVENTO FACEBOOK

MESSICO INVISIBILE

In nahuatl, la lingua parlata dagli antichi messicani, la parola Messico significa “nell’ombelico della luna”. Oggi il Paese è l’ombelico dei traffici delle principali sostanze stupefacenti consumate negli Stati Uniti e in Europa. Negli ultimi dieci anni la militarizzazione della cosiddetta “guerra alle droghe” ha causato oltre 150mila morti e 30mila desaparecidos e la crisi dei diritti umani nel Paese è terrificante. Territori e comunità vivono gli effetti distruttivi della violenza sul tessuto sociale e familiare. I giornalisti e gli attivisti sono minacciati e costretti a tacere, anche con la morte o la sparizione forzata, e le colline intorno a tante città e villaggi sono disseminate di fosse clandestine e resti umani.
Il caso dei 43 studenti di Ayotzinapa, sequestrati da poliziotti e narcotrafficanti a Iguala la notte del 26 settembre 2014, ha fatto breccia nell’opinione pubblica internazionale, ma resta irrisolto e i ragazzi sono ancora desaparecidos. La lotta per fare memoria e trovare verità e giustizia rimane aperta.
Il lato intollerante e cinico delle istituzioni si scontra quotidianamente con le parti attive e in resistenza della società civile. Messico Invisibile raccoglie cronache, reportage e saggi sull’attualità del Messico. Le voci creano parentesi di senso e respiro su questa intricata realtà, centrata sul Messico ma in espansione idealmente fino all’Italia e oltre, con alcune interviste a intellettuali, esperti, attivisti e artisti come Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, Alfredo López Casanova, del progetto Orme della Memoria per i desaparecidos, gli scrittori Alberto Prunetti, Pino Cacucci e Roberto Saviano, Xitlali Miranda, coordinatrice delle ricerche degli Altri Desaparecidos di Iguala, e il pittore partigiano Luciano Valentinotti.


BIO

FABRIZIO LORUSSO
Fabrizio Lorusso è giornalista freelance e prof/ricercatore all’Università Iberoamericana di León, in Messico. Collabora con media italiani (Il Reportage, Huffington, Radio Popolare, RSI, Global Project), messicani (La Jornada, Desinformémonos, Variopinto) e sudamericani (Noticias Aliadas) ed è blogger dell’Huffington Post. È redattore della web-zine CarmillaOnLine e autore dei libri Santa Muerte Patrona dell’Umanità (Stampa Alternativa, 2013), Narcoguerra. Cronache dal Messico dei Cartelli della Droga (Odoya, 2015), La fame di Haiti (con Romina Vinci, End, 2015), e Messico Invisibile. Voci e pensieri dall’ombelico della luna (Arcoiris, 2016). Cura il blog personale https://lamericalatina.net/

ALESSANDRA RICCIO
Alessandra Riccio ha insegnato letterature spagnole e ispanoamericane all’Università degli Studi di Napoli L’Orientale. È autrice di saggi di critica letteraria su autori come Cortázar, Victoria Ocampo, Carpentier, Lezama Lima, María Zambrano. Ha tradotto numerosi autori fra i quali Ernesto Guevara, Senel Paz, Lisandro Otero. È stata corrispondente a Cuba per l’Unità dal 1989 al 1992. Collabora con numerosi giornali e riviste italiane e stranieri e dirige insieme a Gianni Minà la rivista “Latinoamerica”. È tra le fondatrici della Società Italiana delle Letterate.


Hispánitart, è un’associazione culturale che si propone di gettare un ponte tra la cultura ispanica e quella italiana, che vuole riscoprire il ruolo di Napoli come spugna culturale, una città nella quale le diversità non si scontrano ma si affiancano e si mescolano da secoli. La collaborazione con enti e con altre associazioni, l’idea di incontri itineranti per riscoprire luoghi e per rimettere al centro la cultura sono l’anima e l’identità di questa associazione. www.hispanitart.com

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Je so’ pazzo è un ex-opg (ospedale psichiatrico giudiziario) occupato nel marzo 2015 da un gruppo di studenti, lavoratori, disoccupati, per sottrarlo all’abbandono e per restituirlo alla città, per ricostruire la memoria di questo luogo terribile di esclusione e tortura, e lanciare percorsi di mobilitazione a partire dalle nostre concrete esigenze: dal lavoro al territorio, dalle scuole alle università, dalla casa alla sanità.

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Come arrivarci?
– Metro Linea 1: Fermata Materdei
(5 minuti a piedi verso Salita San Raffaele)
– Dal centro storico (15 minuti a piedi):
arrivare al museo nazionale e salire via Salvator Rosa,
all’incrocio con via Imbriani ci trovate sulla destra.

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Ex Opg Occupato – Je so’ pazzo
pagina facebook: https://www.facebook.com/exopgjesopazzo
sito web: http://jesopazzo.org/
twitter: https://twitter.com/ExOpgJesopazzo

 

 

 

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